Argomenti trattati in questo articolo:
> Baciata dal sole ma non troppo
> I risultati della mancata protezione
Baciata dal sole. Difficilmente rinunciamo a un po’ di abbronzatura, un colorito ambrato infatti regala subito luminosità e bellezza. E se indubbiamente un po’ di sole fa bene a tutto il nostro organismo, qualche accortezza è bene averla nei riguardi della nostra barriera fondamentale: l’epidermide.
La nostra pelle è costantemente esposta a raggi UV, che provocano danni alle fibre elastiche (in particolare al collagene e all’elastina – fondamentali per la compattezza e il tono della pelle) durante tutto l’anno, non solo d’estate.
Baciata dal sole ma non troppo
Il sole, il mare, i bagni interminabili, potrebbero lasciare la pelle secca, disidratata e farle perdere la sua morbidezza ed elasticità. In più, durante la stagione calda sono tanti i fattori che agiscono contemporaneamente: agenti esterni come raggi UV e particelle inquinanti che aderiscono alla pelle e si mescolano ad altre impurità e al sebo.
Ma non solo d’estate. Durante tutto l’anno i raggi UV agiscono sulla nostra pelle con effetti considerevoli. L’esposizione al sole stimola la produzione di radicali liberi causando danni alla struttura cellulare (invecchiamento cutaneo). Penetrando attraverso l’epidermide, la maggior parti dei raggi raggiunge il derma provocando danni a lungo termine alle fibre elastiche, in particolare al collagene e all’elastina: proteine preziose per la pelle in quanto responsabili della sua elasticità, compattezza e tonicità.
La loro degradazione fa sì che la pelle appaia meno tonica e cosparsa di piccole rughe e con segni di espressione maggiormente visibili sul viso. Inoltre, un eccesso di radiazioni solari causa la perdita di una notevole quantità di acqua (disidratazione cutanea) provocando, oltre alla tipica secchezza post esposizione e alla perdita di elasticità dei tessuti, danni alla barriera cutanea e al film idrolipidico che la protegge.
La pelle diventa quindi più spessa e “dura”: per difendersi dagli effetti dannosi dei raggi ultravioletti lo strato corneo (la parte più superficiale dell’epidermide) si ispessisce, bloccando così la luce UV.
I risultati della mancata protezione
A risentirne di più, ovviamente, sono soggetti con una pelle già sensibile di suo. La pelle abbronzata tende a essere normalmente più secca, disidratata e sensibile e senza prendere le dovute precauzioni si rischia di peggiorare la situazione. Per questo ribilanciare e prendersene cura è fondamentale.
I risultati più evidenti di un’esposizione non protetta sono:
- diminuzione del collagene, che causa il rilassamento della consistenza e la formazione di rughe
- diminuzione dell’acido ialuronico con conseguente minore tono e viscosità della pelle
- dispersione della melanina irregolare che comporta la comparsa di macchie
Il fotoinvecchiamento predomina nel volto ma altre zone spesso scoperte, dunque foto esposte, sono interessate: collo, decolleté, avambraccio e gambe.
Infine, anche le lampade usate per fissare lo smalto semipermanente possono accelerare l’invecchiamento delle mani: è buona norma proteggerle applicando prima la crema solare, nutrirle e idratarle con appositi prodotti per rigenerare la pelle.