Argomenti trattati in questo articolo:
> La cura della pelle nell’antico Egitto
> L’antica Roma e le prime creme solari
> L’antica Grecia e l’amore per il bello
> I rituali di bellezza dell’antica Cina
> La skincare dell’antica India
La cura della pelle, o skincare, è una pratica che oggi coinvolge milioni di persone in tutto il mondo, ma le sue origini sono antiche quanto l’umanità stessa: da sempre ha cercato modi per migliorare e preservare la propria bellezza, utilizzando i mezzi che l’ambiente gli metteva a disposizione. Le prime testimonianze di pratiche skincare risalgono a migliaia di anni fa e sono presenti in diverse culture antiche. Molti rituali e ingredienti sono usati tutt’oggi, a conferma della loro efficacia.
La cura della pelle nell’antico Egitto
Uno dei popoli che maggiormente si è distinto per l’attenzione alla cura della pelle è sicuramente quello egizio, che ha lasciato molte testimonianze circa prodotti e rituali per la bellezza ma soprattutto per l’igiene personale: negli scritti di Erodoto si legge che “Gli egizi preferiscono essere puliti piuttosto che belli”.
Le donne, e spesso anche gli uomini, utilizzavano oli e unguenti per idratare e proteggere la pelle dal clima arido e dal sole intenso del deserto. Gli ingredienti più comuni erano l’olio di oliva, l’olio di sesamo e l’olio di mandorle dolci, cui si aggiungevano essenze naturali per profumarli. Questi ingredienti ci ricordano molto quelli di Relax Oil Sirio per il corpo!
Un’altra sostanza molto utilizzata era il latte, noto per le sue proprietà nutrienti e ammorbidenti che nella cultura è ancora associato ai rituali di skincare di Cleopatra, l’ultima regina dell’Egitto, figura iconica che rappresenta l’apice delle pratiche di bellezza dell’epoca. Le leggende narrano infatti che Cleopatra facesse il bagno nel latte d’asina per mantenere la pelle morbida e giovane e usasse maschere a base di argilla, miele e altri ingredienti naturali per esfoliare, illuminare e nutrire la pelle.
La tradizione estetica e l’uso di cosmetici degli antichi egizi perdurarono e si ampliarono presso Sumeri, Ittiti, Assiri, Babilonesi e più in generale nel bacino Mediterraneo.
L’antica Roma e le prime creme solari
Anche i romani avevano una profonda cultura della cura della pelle e della bellezza. Le terme erano centri di socialità, di igiene ma anche di cura estetica. Tra i prodotti maggiormente utilizzati c’erano gli oli profumati, per massaggiare la pelle e mantenerla elastica e idratata mentre il vino, miscelato con erbe e fiori, era spesso utilizzato come tonico per la pelle. Un altro trattamento molto diffuso era l’uso di maschere di bellezza a base di miele, latte e argilla per purificare e nutrire la pelle.
L’argilla, come ingrediente purificante e illuminante, è possibile trovarla nelle tradizioni e rituali di bellezza di moltissime civiltà: non è un caso quindi che ancora oggi la si utilizzi come base per maschere per il viso, come Hydream.
Le donne romane sono state forse tra le prime a pensare specificamente alla protezione della pelle. Utilizzavano infatti unguenti a base di cera d’api e olio per schermare la pelle dagli agenti atmosferici e dal sole: l’abbronzatura come culto di bellezza, infatti, è molto recente e la dobbiamo a Coco Chanel.
L’antica Grecia e l’amore per il bello
I greci avevano una visione molto avanzata della bellezza e della cura del corpo, perché credevano che la bellezza esteriore fosse un riflesso della purezza interiore e della salute. Utilizzavano l’olio di oliva per massaggi e per idratare la pelle, considerato un ingrediente prezioso per le sue proprietà emollienti e antiage.
Anche l’uso delle erbe aromatiche era molto diffuso nella skincare greca, utilizzate come ingredienti base per infusi di rosmarino, lavanda e camomilla per detergere e tonificare la pelle. L’argilla bianca invece era utilizzata per creare maschere purificanti, mentre il miele trovava largo uso per le sue proprietà antibatteriche ma anche come impacco idratante.
I rituali di bellezza dell’antica Cina
La Cina ci proietta subito a immagini di donne dalla pelle candida e levigata. Infatti è un paese dove la cura della pelle ha radici profonde e si intreccia con la medicina tradizionale. I cinesi utilizzano sin da tempi antichissimi erbe medicinali nella preparazione di lozioni e creme per nutrire e curare la pelle. Il tè verde in particolare, ricco di antiossidanti, era uno degli ingredienti principali, utilizzato per ridurre l’infiammazione e proteggere la pelle dai danni ambientali.
Un altro aspetto importante della skincare cinese era l’uso delle pietre di giada e quarzo per massaggiare il viso. Queste pietre erano utilizzate per stimolare la circolazione sanguigna e migliorare il tono della pelle. La tradizione del Gua Sha, una tecnica di massaggio che utilizza strumenti di pietra, è ancora oggi praticata e molto diffusa.
La skincare dell’antica India
L’Ayurveda, l’antica medicina indiana, ha influenzato profondamente le pratiche di skincare in India e ha trovato, nei secoli, larga diffusione in tutto il mondo. Gli oli ayurvedici di base, come cocco e neem, erano utilizzati per idratare e curare la pelle mentre l’applicazione di maschere a base di curcuma, yogurt e farina di ceci era una pratica comune per esfoliare e illuminare la pelle.
Probabilmente il prodotto più antico legato all’India nell’immaginario collettivo e ancora oggi famoso e molto utilizzato è la pasta di henné, utilizzata non solo per i capelli ma anche per la pelle, per abbellirla e per le sue proprietà rinfrescanti e antisettiche.
Ogni cultura ha sviluppato le sue strategie di bellezza per curare e migliorare la pelle partendo dagli ingredienti che la natura rendeva disponibili nel proprio ambiente. Oggi, molte di queste antiche pratiche sono state riscoperte e integrate nella skincare moderna, perché la ricerca della bellezza e della salute della pelle è un’esigenza universale e senza tempo.